E' infatti così ricca e articolata la loro gamma di espressioni mimico, gestuali, posturali e vocali da lasciarci a volte senza parole!
Possiamo partire anche dal più semplice frà i segnali che il cane ci invia e scoprirvi nuove sfumature di complessità.
Lo scodinzolio, per esempio, che tutti , fin da bambini, impariamo ad interpretare come segno di contentezza, può avere un livello di lettura un po' più complesso. Il cane è contento ed eccitato in misura diversa a seconda dei momenti e questo lui ce lo vuol far sapere tramite la coda.
Se la osserviamo bene, nelle diverse situazioni di eccitazione, scopriamo che il movimento non è sempre uguale a se stesso: cambia la velocità e cambia anche l'ampiezza e queste variazioni più o meno evidenti ci danno informazioni sul diverso grado di eccitazione e sul motivo dell'eccitazione.
Lo scodinzolio leggero all'arrivo del padrone sarà dunque un saluto di routin, mentre quello più rapido e frenetico, magari accompagnato da abbai e balzi, è un'esplosione di gioia per dire "ho sentito la tua mancanza!"
Poi c'è lo scodinzolio che accompagna il gioco, quello ampio e veloce del divertimento, che dà messaggi di approvazione e incitamento al compagno e lo assicura che tutto quello che sta accadendoin quel momento, abbai, ringhi e attacchi, fa parte di una finzione.
Lo scodinzolio lento "con la coda a mezz'asta" è stato invece interpretato (Stanley Coren) come tipico di una fase preliminare al gioco o ad esercizio di addestramento, in cui alla gioia di ricevere attenzione dal padrone si unisce la tensione verso l'apprendimento di un nuovo gioco.
Lo scodinzolio allora è un sorriso o, a seconda dei casi, una bella risata, un urlo di gioia o un'esplosione di entusiasmo, cui partecipa tutto il corpo. e, ci sembrerà strano, anche la "faccia" del cane in quel momento ride a guardarla bene!
Questo ci dà la misura della forte connotazione sociale di questo segnale e ci spiega il motivo per cui un cane scodinzola solo in presenza del padrone o in genere di esseri animali: non accade spesso neanche agli uomini di ridere da soli.
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