martedì 18 novembre 2008

Il Cane e l'acqua

I cani sono carnivori facoltativi in quanto per opportunità si adattano anche a diversi altri alimenti. Del resto basta dare un’occhiata alla bocca dei nostri beniamini per capire quanto sia specializzata, adatta per mordere, prendere, strappare le porzioni muscolari delle prede. La masticazione, così importante in altre specie onnivore od erbivore, nei carnivori domestici ha scarso significato. Anche l’intestino si è adattato a questa dieta a base proteica.

Un’alimentazione equilibrata è alla base della salute e del benessere del cane.


L’ACQUA

Elemento essenziale nella dieta è in primo luogo l’acqua, di gran lunga il fattore più importante da tenere in considerazione.
Una perdita di grassi quasi totale e di metà del contenuto proteico dell’organismo è ancora compatibile con la sopravvivenza, mentre una disidratazione pari al 10% è già gravissima, oltre al 12-15% l’animale muore. Il fabbisogno di acqua in condizioni normali è in relazione alla perdita di liquidi con scorie metaboliche tramite l’urinazione ed ai meccanismi di termoregolazione. D’estate in particolare bisognerà prestare molta attenzione a lasciare sempre acqua fresca a disposizione! Per raffreddarsi gli animali perdono acqua con il meccanismo dell’evaporazione attraverso le prime vie aeree, molto meno con la sudorazione. Il fabbisogno di acqua medio si calcola in ml/kg al giorno con valori analoghi a quelli espressi per il fabbisogno energetico, calcolato in calorie al giorno.
L’energia

L’energia necessaria agli animali per svilupparsi e vivere è fornita dai carboidrati, i lipidi e le proteine presenti negli alimenti.
Il fabbisogno energetico di mantenimento si calcola in kilocalorie x kilo di peso vivo al dì, moltiplicato per eventuali fabbisogni energetici specifici quali la gravidanza, l’inattività, l’esercizio fisico prolungato, l’accrescimento, la malattia e le condizioni climatiche particolari. Semplificando, si parla generalmente di 50 kilocalorie/kg al di per cani di taglia grande fino a 90 per quelli piccoli in condizioni normali. Nel gatto un fabbisogno basale si aggira intorno alle 50 kilocalorie. Si tratta sempre di valori medi, suscettibili di aggiustamenti in base ai fattori summenzionati. Molti alimenti commerciali riportano il contenuto calorico del mangime, altri solamente una raccomandazione d’uso del produttore.
D’estate, quando le condizioni climatiche sono particolarmente sfavorevoli per via del caldo e dell’umidità, bisognerà correggere la dieta.

Con il caldo i fabbisogni energetici aumentano in quanto il dispendio calorico dell’organismo per raffreddarsi è notevole, mentre l’appetito generalmente diminuisce. Da questo ultimo fatto molti proprietari di cani e gatti ritengono erroneamente utile ridurre il fabbisogno energetico, anziché aumentarlo, razionando la dieta. Con il clima caldo ed afoso pertanto sarà necessario fornire ai nostri animali una dieta che abbia più calorie in meno grammi di alimento, possibilmente una dieta ricca di grassi ed a ridotto tenore proteico che determina anche un minore calore metabolico da lavoro digestivo. Tra l’altro, riducendo l’apporto proteico d’estate, sembrerebbe che si riduca la predisposizione a problemi cutanei fastidiosi che hanno come fattori predisponenti il caldo e l’allergia a determinate proteine.

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