giovedì 24 luglio 2008

Cosa fare per insegnare al cane a fare pipì fuori di casa


Quando adottate un cucciolo, la vostra prima preoccupazione è superare la prima notte. Passata la prima notte l’aspetto fondamentale è rappresentato dalla corretta relazione che deve necessariamente instaurarsi tra voi: una relazione fatta di fiducia, cooperazione, comunicazione e attaccamento che per precisi motivi avviene proprio in tenerissima età (IMPRINTING).

Educare un cane è sempre un'esperienza decisamente formativa in primo luogo per noi stessi. Ti fa entrare nel profondo del suo essere, permettendoti di sentirsi quasi in simbiosi: basta solo essere gentili, sensibili, aperti, onesti, come un vero amico dovrebbe essere e come senza dubbio lo è lui con noi.

COSA FARE PER INSEGNARE AL CANE A SPORCARE FUORI CASA?

Il cucciolo urina circa 8 volte al giorno e defeca circa 3 volte al giorno; solitamente sporca 15 minuti dopo aver mangiato, pochi minuti dopo che si e' svegliato, e terminato di giocare.

Evitate l'uso di pannoloni per cani: il vostro cucciolo potrebbe sviluppare una preferenza per quel tipo di substrato e poi sporcare sui vostri tappeti. Usate il giornale solo dentro lo spazio ristretto e non cospargete la casa di giornali: è importante che il cucciolo capisca da subito che la casa NON E' il posto dove si sporca.


Prima di fare i suoi bisogni "avvisa" con un comportamento particolare: gira su se stesso, annusa il terreno. Comunque tenete sempre a mente che un cucciolo di pochi mesi non riesce a trattenersi a lungo e, almeno i primi giorni, finché non avrà ben capito cosa vogliamo, portiamolo fuori spessissimo, ogni 3 ore circa. La sera, più tardi possibile, prima di andare a dormire, fategli fare un'ultima uscita e poi, l'indomani mattina la prima uscita più presto che potete: la prime volte il cucciolo potrebbe non riuscire a resistere, ma crescendo con una buona educazione, ce la farà.

Il cane all'età di tre mesi è quasi perfettamente in grado di controllare lo sfintere e quindi di gestire i bisogni. Quindi la scorretta abitudine di sporcare in casa è dovuta all'errata educazione, a volte traumatica, o alla marcatura del territorio.

Per quanto riguarda l'errata educazione, il rimedio è rieducare il cane nei momenti in cui è stimolato ad espellere i propri bisogni, cioè dopo aver dormito, mangiato, bevuto, giocato. Dopo ognuno di questi eventi va portato fuori per i bisogni (ma non con altri cani perché tenderebbe a giocare).

Mai punirlo o sgridarlo, né pulire in sua presenza.


Per quanto riguarda l'esperienza traumatizzata, come la botta sul muso con giornale, è necessario recuperare la fiducia del nostro amico a quattrozampe complimentandoci con lui e premiandolo ogni volta che fa l'azione giusta.

Individuare uno spazio adatto nel giardino, nel parco, o in una qualunque area verde, purché sia tranquilla, e offra poche o nessuna distrazioni al cane. La zona prescelta può avere una dimensione variabile. E' importante che il luogo sia piccolo, il cane deve capire che quando si trova li deve fare i suoi bisogni, e non giocare, intraprendere attività di esplorazione del territorio, o cercare la compagnia di altri animali, ecc.. Per gli stessi motivi è importante che il luogo prescelto sia sempre lo stesso, inoltre se non si cambia luogo, c'è il vantaggio che vi ritrovi sempre gli stessi odori. Gli odori, fanno da stimolo, da incentivo per urinare e defecare in un dato posto.

I capisaldi su cui si fonda l' educazione a sporcare sono quattro: luogo tranquillo privo di distrazioni; luogo sempre uguale (il cane è abitudinario); presenza di marche odorose che fungano da traccia; pazienza e costanza.

Di PAZIENZA ce ne vuole tanta, il cane deve essere: portato sul posto, se vi riesce seguite sempre il medesimo percorso per arrivarci, lasciato libero, se lo spazio è recintato, o se non ci sono pericoli, diversamente tenuto al guinzaglio molle, poi si deve aspettare. E' consigliabile non distrarre il cane con giochi, con coccole, o con la presenza di un altro cane. Può servire incitarlo con la voce: "dai piccolo, su fai la pipì"; lasciarlo annusare liberamente (se vi è possibile controllate prima che il posto non sia pericoloso, cioè non ci siano cose che il cane possa mangiare); non assillatelo e non fategli fretta. A volte saranno sufficienti pochi minuti, ma in certi casi, in particolare ai primi tentativi, anche 30 o 45 minuti. Cercate di restare tranquilli e comportatevi in maniera indifferente, come se la cosa fosse del tutto normale. Quando l'avrà fatta complimentatelo con molte coccole, con la voce, oppure con un bocconcino. Riprendete la passeggiata, lasciandogli esplorare l'ambiente, giocate con lui, fate quello che gli piace. Anche questo comportamento diventa un premio.

IMPORTANTISSIMO: NON ABBANDONATE IL LUOGO DEPUTATO AI BISOGNI PRIMA CHE LI ABBIA FATTI, PENA DI ARRIVARE A CASA E TROVARSI I BISOGNI DA QUALCHE PARTE.

Se il cane ha imparato prima a fare i suoi bisogni in casa, sui giornali, un accorgimento può essere quello di lasciare nel luogo all'esterno, dove il cane dovrebbe imparare, un giornale sporco di pipi, questo sarà uno stimolo, inducendolo a fare le prime pipì, cioè a rompere il ghiaccio. Alcuni consigli per evitare i bisogni in casa: allontanarlo dalla camera dove ci sono le feci, rimuoverle, in modo che non vi veda durante questo lavoro (il motivo è che per pulire ci si deve acquattare, il cane può avvicinarsi e intendere questo vostro comportamento come un invito al gioco, cosa che gli piacerà moltissimo; alcuni cani faranno le feci, per ripetere quello che loro intendono come un piacevolissimo gioco); anticipare il più possibile il cane, interromperlo mentre si prepara a fare i suoi bisogni, ossia quando inizia ad annusare il terreno, o a girare su se stesso; quando ha già cominciato a fare la pipì è in teoria tardi, perchè potrebbe associare la punizione al padrone e bloccarsi anche quando è nel posto dove la può fare, ma è presente il proprietario. Non punire il cane, se non lo cogliete sul fatto (dopo un secondo dal fatto evitate di punirlo) se cogliete il cucciolo sul fatto dite un "no!" secco; portarlo fuori con regolarità, tenendo conto che l'ultima uscita serale, durante il periodo di educazione, dovrebbe essere fatta verso le 23.00 - 24.00, e la prima del mattino non oltre le 7.00; allungare, in modo progressivo, i tempi tra un bisogno e l'altro, ma lasciare sempre passare all'incirca lo stesso tempo.

Se riuscite a mantenere questo comportamento, sempre uguale, sempre alla stessa ora e sempre negli stessi luoghi, in una quindicina di giorni il cane imparerà. A questo punto manterrete la medesima routine, ma potrete essere un pò più elastici. Potrete anche cambiare superficie, se è abituato all'erba, cercate un luogo con la terra, con il cemento, con l'asfalto. Questo vi potrà essere utile se porterete il cane in vacanza con voi, o in un luogo dove non ci sia la superficie abitualmente usata dal cane.

ABBIATE PAZIENZA!
Non pretendete che il vostro cane esibisca i comportamenti graditi dopo due giorni o due mesi.
Otterrete ciò che desiderate, se lavorate bene. Se non ottenete risultati è perché avete lavorato poco, o avete lavorato male, ossia utilizzando metodi coercitivi.

Cristiana Graziani Medico Veterinario

Animalisti Italiani ONLUS

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dopo due gg no e neanche dopo due mesi, ma dopo 4 e che cavolo.....mettigli un catetere collegato al cesso!!!! ah ah ah
Il balcone di casa è la sua casa e lui continua a spisciazzarlo e quindi? O bere o affogare......MISCHINIIIII