venerdì 18 luglio 2008

Avvelenamento

ATTENZIONE: PRIMA PARLARE SEMPRE CON IL VETERINARIO DI FIDUCIA.
Prestate molta attenzione ai seguenti sintomi, potrebbero essere un segnale di avvelenamento.
Sintomi locali: irritazione a livello della sede d'introduzione nel corpo del veleno, generalmente orale, meno frequentemente inalatoria. Osserviamo in questi casi ipersalivazione e perdita profusa di saliva dalla bocca, starnuti, tosse, soffocamento, ulcere sulla lingua, nel cavo orale, sulle narici.- sintomi neurologici: capita che il veleno passi direttamente e rapidamente nello stomaco senza lasciare traccia a livello locale, pertanto i sintomi da avvelenamento compaiono tempo dopo, anche con alcune ore o giorni di ritardo. In questo caso si possono osservare dei sintomi a livello neurologico come convulsioni, tremori, irrigidimenti e perdita di coscienza .- sintomi generalizzati: a volte il veleno è così rapido che provoca lesioni improvvise e devastanti, purtroppo rapidamente mortali. Questi sintomi si manifestano attraverso vomito, spasmi, dolore, malessere generale e diarrea.- sintomi da deficit della coagulazione: molti veleni a base di topicida fanno sì che il sangue non coaguli più normalmente e quindi provocano emorragie incontrollabili dal naso, dalla bocca, dall'utero e vescicali dei vari organi interni. In questi casi raramente c'è vomito.Di fronte ad un sospetto o a una certezza, la prima cosa da fare è contattare immediatamente il veterinario. Nel frattempo è altresì utile evitare ogni stress all'animale, tenerlo tranquillo, lasciarlo respirare agevolmente, collocarlo in un posto al riparo dal sole e dalle intemperie, mettergli a disposizione dell'acqua e consentirgli di bere spontaneamente. In caso di episodi convulsivi state attenti a proteggerlo da possibili traumi dovuti a cadute o ferite accidentali. Evitate i rumori improvvisi, che possono scatenare un nuovo attacco e tenete l'animale al buio. Nello stesso tempo evitate di mettere le mani troppo vicino alla sua bocca per non venire involontariamente morsicati. Identico accorgimento per i denti e le unghie del gatto.Certi veleni alterano la funzionalità del centro nervoso della termoregolazione, per cui l'organismo può diventare molto freddo o, all'opposto, caldissimo (oltre i 42°C). Nella prima evenienza tenete l'animale coperto (ma non troppo), nel secondo caso invece bagnatelo un poco, sulla fronte e sul torace. Non tentate assolutamente, in modo empirico, di indurre il vomito. Sarà il veterinario a decidere la migliore terapia da seguire.
Nella malaugurata ipotesi che il vostro amico non ce l'abbia fatta a superare la crisi nonostante le cure, NON LASCIATE IMPUNITO il miserabile che ha commesso un simile gesto. Fate qualcosa per aiutare anche gli altri animali. Per prima cosa richiedete al vostro veterinario la diagnosi necroscopica, e se effettivamente il vostro animale è stato vittima di un avvelenamento non esitate a rivolgervi alle Forze dell'Ordine (POLIZIA MUNICIPALE, CARABINIERI, POLIZIA DI STATO, POLIZIA PROVINCIALE, GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA) per denunciare l'accaduto.Nel nostro Paese esistono leggi che puniscono chi commette reati contro gli animali e mette in pericolo la pubblica incolumità. Fate in modo che chi li ha commessi venga giustamente punito affinché tali fatti non si ripetano più.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CI AVVELENA CANI O GATTI E' UNA M**** DI UOMO SE UOMO SI PUO' DEFINIRE UNO CHE INGANNA UN INNOCENTE CHE NON PUO' CAPIRE, PERCHE' AFFAMATO O PERCHE' IGNARO, CHE QUELLO CHE GLI STA DANDO LO PORTERA' AD UNA MORTE ATROCE E CRUDELE.
FOSSI IN PARLAMENTO FAREI UNA LEGGE CHE DAREBBE L'ERGASTOLO PER SIMILI CRIMINI...

Anonimo ha detto...

Io preferirei dargli piuttosto dell'ergastolo la stessa sofferenza, un poco di veleno al giorno e farlo morire lentamente.