venerdì 3 ottobre 2008

La Tenia

Diphylidium Caninum

La tenia piu’ frequentemente riscontrata e’ il “Diphylidium Caninum”. E’ lungo da 20 a 45 cm. Dalla sua parte terminale si staccano dei segmenti (grandi come un chicco di riso o meno di un colore rosino o avorio) che sono dotati di motilita’ e si definiscono “proglottidi”.

Riescono a forzare lo sfintere anale e a fissarsi poi al pelo circostante l’ ano o a cadere nell’ ambiente.

Fuori dall’ intestino seccano rapidamente, e liberano il loro contenuto di migliaia di uova.

Le uova vengono poi ingerite da larve di pulce nel cui corpo schiudono e restano quiescenti. La pulce cosi infestata se viene ingerita da un gatto o da un cane, libera nell’ intestino di questo l’ “embrione” della tenia che si attacca alla parete intestinale, si sviluppa e perpetra il ciclo.

Anche l’ uomo puo’ ospitare nel suo intestino il Diphylidium Caninum ed anche l’ uomo per contrarre questa malattia deve ingerire una pulce infestata.

Particolare attenzione devono attuare i genitori di bimbi piccoli in quanto questi potrebbero ingerire delle pulci portatrici della tenia e quindi contrarre la malattia con conseguenti problemi sanitari di non lieve entita' data la giovane eta'

La malattia puo’ decorrere senza sintomi apparenti e debilitare il soggetto in modo subdolo e progressivo o si manifesta con diarrea, dimagrimento, problemi neurologici (la tenia sottrae grossi quantitativi di vitamine del complesso B).

La diagnosi si effettua rinvenendo le proglottidi od effettuando un esame per arricchimento delle feci.

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